La distribuzione dei ragni in Lombardia

Pur sussistendo serie lacune circa l’effettiva consistenza dell’araneofauna lombarda e sulla geonemia dettagliata delle specie che la compongono, come verrà meglio precisato in seguito, è abbastanza agevole constatare come consistenti popolazioni araneiche siano distribuite su tutto il territorio regionale, e risultino presenti in una grande varietà di ambienti, compresi quelli profondamente modificati dall’uomo: un discreto numero di specie, infatti, ha eletto come proprio territorio preferenziale le costruzioni umane, abitazioni comprese: a questa categoria appartengono tutte le specie di Pholcidae e Scytodidae, e diverse specie delle famiglie Segestriidae, Zoropsidae, Theridiidae, Agelenidae e Salticidae; a tale tipo di insediamento va ricondotto anche l’unico reperto noto per la Lombardia di Leptonetidae (esemplari di Paraleptoneta spinimana rinvenuti nei sotterranei del Castello Sforzesco a Milano). Pure abbondante è la presenza di ragni in terreni posti a coltura, come documentato da alcune pubblicazioni, soprattutto ad opera, in questi ultimi anni, di Groppali, in collaborazione con diversi coautori (1995, 1997).

 

Fra gli ambienti non pesantemente modificati dall’azione umana, meritano attenzione, per la peculiarità della loro popolazione araneologica, soprattutto le brughiere, le rive dei corsi d’acqua, gli ambienti umidi, le zone collinari e di media montagna e l’ambiente ipogeo.

 

Gli ambienti planiziali

Gli ambienti umidi

Le rive dei corsi d'acqua

La fascia collinare e di media montagna

L'alta montagna

L'ambiente ipogeo