Distribuzione ed ecologia dei Ropaloceri di Lombardia

Il risultato di questa indagine trova la sua giustificazione nella particolare morfologia del territorio lombardo, a grandi linee divisibile in cinque settori geografici principali:

 

pianura

fascia collinare

fascia montana prealpina (Prealpi varesine, comasche, lecchesi, bergamasche e bresciane)

catena alpina

area preappeninica e appenninica dell’Oltrepò Pavese

 

 

 

A questi settori si aggiunge la Regione Insubrica dei laghi prealpini, compresa nella fascia collinare e montana fra i laghi Maggiore e di Garda e caratterizzata dal clima più mite e meno continentale di quello della vicina Pianura Padana, con aree a clima submediterraneo nell’area benacense.

 

In linea generale, la distribuzione dei lepidotteri è condizionata dalla presenza delle piante e dal clima, con particolare riguardo alla temperatura, all’irraggiamento solare, alla latitudine e all’altitudine; pertanto, senza ulteriormente addentrarsi nel dettaglio delle complesse caratteristiche geologiche, vegetazionali e climatiche del territorio lombardo, in queste brevi note ci si limita ad esporre la distribuzione dei Ropaloceri, descrivendo alcune delle specie più rappresentative, rare o vistose tra quante popolano i diversi ecosistemi e biotopi sparsi dal piano ai rilievi alpini; ad esempio, per citarne alcuni: le aree fluviali lungo i principali corsi d’acqua, le zone umide, gli ambienti xerotermici e steppici, le brughiere, i prati aridi o magri, i boschi, le campagne alberate, i pascoli e le praterie montane ed alpine.

 

Va inoltre precisato che molte specie di lepidotteri, non strettamente legate a particolari biotopi, ben si adattano alle differenti condizioni ambientali ed altitudinali e sono quindi osservabili sia in pianura che sulle Alpi fino a notevoli altezze, acquisendo alle volte piccole modificazioni nei disegni alari che danno origine a vere e proprie forme locali, nominate e descritte soprattutto nel passato.