Il torace

Il torace è la parte del corpo che porta zampe e ali.

 

Le zampe delle farfalle non presentano adattamenti particolari, salvo che in alcuni casi il primo paio perde la sua funzione deambulatoria riducendosi a due spazzole che servono alla farfalla per pulirsi, con il risultato che l’animale sembra avere solo quattro zampe. Questa modificazione si verifica nei Satiridi e nei maschi dei Ninfalidi.

 

Le ali anteriori sono in genere più grandi di quelle posteriori. Delle scaglie che le ricoprono e della loro colorazione si è già detto nella sezione Squame e colori. Le due paia di ali sono accoppiate per battere insieme con modalità variabili: in molte falene l’ala posteriore ha una piccola escrescenza detta frenulum che si aggancia ad un uncino o a delle setole situati sull’ala anteriore; in altre falene vi sono meccanismi diversi; nelle farfalle diurne mancano strutture apposite e le ali sono accoppiate grazie a un’ampia sovrapposizione.

 

Le farfalle non sono, fra gli insetti, dei volatori molto efficienti, per quanto non manchino specie che compiono addirittura migrazioni di migliaia di chilometri; famosi sono i Ropaloceri Vanessa cardui, che compie migrazioni dall’Africa fino al nord Europa e Danaus plexippus (Monarca) dal Canada al centro-sud America.

 

Il volo è in genere lento e irregolare e la frequenza del battito alare è molto bassa: in genere 5-12 battiti/sec contro i 20-100 di gran parte degli insetti abili volatori, molte specie dei quali superano anche queste frequenze. Un’eccezione è data dalla sfinge del galio (Macroglossum stellatarum) che si libra sui fiori di cui si nutre battendo le ali a una frequenza di circa 80 battiti/sec comportandosi in modo paragonabile a un colibrì.