Inquadramento sistematico

L’ordine dei ragni costituisce un vasto raggruppamento sistematico molto ben caratterizzato, tanto che la sua delimitazione nell’ambito della classe degli Aracnidi non ha subito modifiche fin dagli albori della sistematica zoologica. Differente è invece il caso della sua suddivisione in categorie sistematiche intermedie fra i livelli di ordine e famiglia, tuttora soggetta a controversie, e sulla quale non è qui il caso di soffermarsi. L’unico reale progresso compiuto negli ultimi decenni per una migliore comprensione di tale sistematica consiste nel riconoscimento della natura apomorfa dei caratteri impiegati in precedenza per separare i due raggruppamenti dei ragni muniti (Cribellata) o privi (Ecribellata) degli organi, cribello e calamistro, impiegati nella produzione di un particolare tipo di seta. La classificazione a livello di famiglie e di generi, pur avendo anch’essa subito alcune modifiche, non presenta invece, almeno attualmente, aspetti controversi.

 

L’ordine viene suddiviso in tre sottordini: Mesothelae, Mygalomorpha e Araneomorpha, in ordine crescente di grado evolutivo. Il primo (Mesothelae) conta pochi rappresentati diffusi ai tropici, mentre gli altri due sono presenti anche nella nostra fauna, con l’ultimo comprendente la stragrande maggioranza di specie.

 

A sua volta, il sottordine degli Araneomorfi può essere suddiviso in due ben definiti infraordini, uno più primitivo (Haplogynae), caratterizzato da una più semplice struttura degli organi copulatori maschili e dall’assenza di epigino nelle femmine ed uno più evoluto, oltre che molto più vasto (Entelegynae), in cui gli organi copulatori maschili presentano una struttura molto complessa e le femmine sono dotate di un epigino ben sviluppato.

 

Le famiglie di ragni attualmente riconosciute assommano a 108; di queste, 48 appartengono alla fauna italiana, e 40 a quella lombarda.