Riproduzione

I maschi di molti Odonati durante il periodo riproduttivo sono fortemente territoriali, ossia scelgono un determinato settore come proprio territorio, difendendolo strenuamente contro le intrusioni di altri maschi della stessa specie (talvolta anche contro specie differenti) in modo di assicurarsi l'esclusiva sulle femmine che raggiungono il territorio in cerca di un partner. Lo scopo ultimo dei maschi è verosimilmente quello di riservare per quanto possibile alla propria progenie il territorio scelto; infatti le femmine che dopo essersi accoppiate con un maschio iniziano a deporre nel territorio di un altro, se non accettano un nuovo accoppiamento, vengono generalmente scacciate.

 

In quella che sembra una danza nel sole, un maschio di Calopteryx splendens caprai mette in guardia un altro maschio che sta invadendo il suo territorio.

 

 

L'accoppiamento degli Odonati ha modalità del tutto singolari. Al momento dell'accoppiamento il maschio si aggrappa con le zampe al torace della femmina e piega in avanti l'addome in modo di afferrare con le appendici terminali la femmina per il protorace (Zigotteri) o il capo (Anisotteri), lasciando subito dopo la presa con le zampe. In questa fase, o poco dopo, il maschio con l'addome piegato trasferisce dall’orifizio genitale all’organo copulatore lo sperma racchiuso in una sorta di capsula gelatinosa, la spermatofora. Subito dopo la femmina, trattenuta dalle appendici del maschio, porta in avanti l'estremità dell'addome in modo da congiungere l'apertura genitale con l'apparato copulatore del maschio. Il risultato è quella curiosa figura a forma di cuore, così caratteristica delle libellule in accoppiamento. In alcune specie le varie fasi, dalla presa della femmina alla copula vera e propria, possono essere agevolmente osservate; in altre, particolarmente negli Anisotteri che si accoppiano in volo, l'intera sequenza si svolge nel giro di un secondo circa. In quest'ultimo caso la copula dura una decina di secondi o anche meno, mentre nelle specie che si accoppiano da posate può prolungarsi anche per molte ore.

 

 

Due esemplari di Enallagma cyathigerum (Zigotteri) in copula. La coppia descrive la tipica figura "a cuore".

 

Accoppiamento di Sympetrum depressisculum (Anisotteri).

 

 

Terminato l’accoppiamento, la femmina inizia a deporre le uova, in molti casi ancora accompagnata dal maschio che continua a trattenerla con le appendici, oppure la sorveglia librandosi in volo a breve distanza, pronto a difenderla da eventuali rivali. Le specie con ovopositore ben sviluppato (Zigotteri, Aeshnidae) inseriscono le uova una ad una in tessuti vegetali vivi o morti, in genere sotto o appena sopra il pelo dell'acqua, ma talora , come in Enallagma cyathigerum ed Erythromma najas, immergendosi anche ad alcune decine di centimetri di profondità, o al contrario, in Chalcolestes, nei ramoscelli di alberi e arbusti sovrastanti la superficie. Le femmine di Cordulegaster volano su e giù con l'addome in posizione pressoché verticale, ogni volta infiggendo il lungo ovopositore nei sedimenti e deponendo un uovo. Infine le specie con ovopositore ridotto, come i Libellulidae, generalmente volano al disopra dell'acqua o del fango molto umido e a brevi intervalli ne toccano la superficie con l'estremità dell'addome, ogni volta rilasciando un uovo o un pacchetto di uova; più di rado le uova vengono lasciate cadere senza toccare l'acqua, come in alcuni Gomphidae. La femmina di Epitheca bimaculata rimane invece posata per diversi minuti mentre emette via via l'intera massa di uova, riunita in un cordone gelatinoso, la cui estremità viene poi incollata ad un supporto sommerso.

 

 

 

Dopo l'accoppiamento, una femmina di Cercion lindeni depone le uova mentre è  ancora trattenuta dal maschio.