Insetti indifesi?

I Lepidotteri, allo stadio larvale come a quello adulto, sono insetti apparentemente vulnerabilissimi poiché sono privi di armi di difesa attiva come per esempio pungiglioni, mandibole molto affilate e altri adattamenti che si osservano in molti insetti più “agguerriti”. Tuttavia la vastissima diffusione e differenziazione dell’ordine dei Lepidotteri dimostra che tale supposta vulnerabilità non corrisponde affatto alla realtà.

 

I principali strumenti di difesa di questo ordine di  insetti non sono attivi, bensì passivi: le farfalle mostrano una vasta gamma di forme di mimetismo, che si accompagna spesso ad una repellenza alimentare dell'animale.

Non è questa la sede per descrivere le forme in cui si esplica il mimetismo delle farfalle; esistono infatti  testi che trattano approfonditamente questo interessantissimo argomento che riguarda anche moltissime altre specie animali e vegetali e che implica considerazioni evolutive estremamente stimolanti. Ci si limita qui ad accennare che, fra i Lepidotteri, vi sono specie che hanno sviluppato forme di mimetismo volte a nasconderle ai potenziali nemici o, all’opposto, volte a renderle ben visibili ai predatori allo scopo di dissuaderli dal loro intento.

 

Tra i Lepidotteri che adottano la prima strategia (mimetismo criptico) troviamo farfalle notturne dai colori spenti, bruchi verdi come le foglie su cui essi stessi vivono e forme ancor più specializzate, come i bruchi di alcuni Geometridi che riproducono perfettamente con il proprio corpo la forma di bastoncini.

 

 

Questa pupa di Satyrium pruni somigliante all'escremento di un uccello costituisce un esempio di mimetismo criptico.

 

 

 

Una farfalla ben mimetizzata rispetto all'ambiente in cui è stata fotografata: Hypparchia fagi

 

 

Nel secondo caso di mimetismo citato, farfalle e bruchi mostrano colori molto vistosi, come l’abbinamento di rosso e nero; queste specie così ben visibili sono caratterizzate anche dalla tossicità o sgradevolezza delle loro carni, che viene in questo modo “sbandierata” come avvertimento (mimetismo muelleriano). Fra i Lepidotteri vistosi ve ne sono anche alcuni che non sono affatto velenosi o sgradevoli al palato dei predatori ma che imitano nelle forme, nei colori e nei comportamenti altre specie che sono effettivamente disgustose o pericolose (mimetismo batesiano).

 

 

Questo bruco di Inachis io presenta colori contrastanti e vistosi che possono essere interpretati come colori di avvertimento.