Il capo

Il capo delle farfalle è in buona parte occupato dagli occhi composti, che sono in genere piuttosto grandi. Le antenne possono avere varie forme: nelle farfalle diurne sono sempre clavate, terminano cioè con un rigonfiamento più o meno pronunciato, mentre nelle falene sono estremamente variabili.

d è l'antenna clavata tipica delle farfalle diurne, mentre le altre sono le possibili forme delle antenne delle farfalle notturne. a: filiforme; b: setoliforme; c: seghettata; e: fusiforme ; f: monopettinata; g: bipettinata; h: pennata

 

.

In questo esemplare di Iphiclides podalirius sono ben visibili le antenne clavate.

 

 

I Lepidotteri possiedono nella maggioranza delle specie un apparato boccale succhiatore che permette loro di nutrirsi di nettare e di altre sostanze liquide;

 

 

Una Lycaena alciphron si nutre su un'infiorescenza.

È visibile la spirotromba estesa.

 

La loro particolare bocca si chiama spirotromba ed è il frutto della modificazione delle due mascelle, che sono allungate e si incastrano l’una nell’altra formando un tubo che si estende quando l’insetto si nutre e che si arrotola sotto il capo quando è a riposo; la lunghezza della spirotromba varia secondo la specie. Gli altri pezzi boccali tipici degli insetti sono, nei Lepidotteri, estremamente ridotti. Solo alcune farfalle primitive sono dotate di un meno evoluto apparato boccale masticatore con il quale si nutrono di polline. Infine alcuni gruppi di Lepidotteri, come ad esempio i Saturnidi, i Cossidi, i Lasiocampidi, i Notodontidi e alcuni Arctidi, non possiedono apparato boccale e traggono la loro sussistenza fino all’esaurimento dei grassi accumulati durante lo stadio di bruco.