PIPISTRELLO DI NATHUSIUS (Pipistrellus nathusii)

Pipistrellus nathusii (foto di F. Farina)

 

È un pipistrello di medie dimensioni: la lunghezza testa-corpo è compresa tra 46 e 55 mm, l’apertura alare tra 230 e 250 mm e il peso è di 8-15,5 g. Il mantello ha un aspetto arruffato e presenta una colorazione rossiccia sul dorso, bruno chiara sulle parti inferiori. In inverno assume una colorazione più grigiastra. Le ali, il muso e le piccole orecchie sono bruno scure.

Si tratta di una specie spesso considerata fitofila; frequenta infatti foreste sia di latifoglie che di conifere e parchi; è più rara in prossimità degli agglomerati urbani. Le colonie possono trovarsi nelle cavità degli alberi, nelle fessure dei tronchi, in apposite cassette per Chirotteri, più raramente nelle costruzioni. I luoghi di svernamento si trovano all'interno delle grotte, delle cavità degli alberi, nelle fessure delle rocce e dei muri a secco. Utilizza volentieri anche le cataste di legna. Colonizza anche rifugi posti a livello del suolo, sotto le radici superficiali e nei tronchi morti. La dieta è a base di insetti di piccola e media taglia (Chironomidi, Culicidi, Simulidi). Le nursery contengono da 50 a 2000 femmine. I parti (solitamente due piccoli) avvengono normalmente nella seconda metà di giugno, raramente prima.

 

Il pipistrello di Nathusius è tipicamente migratore (sono note diverse ricatture di soggetti inanellati ad oltre 1000 km di distanza dal sito di origine; lo spostamento più lungo noto per l’Europa è di 1905 km - Rodrigues et al., 2002). I paesi dell'Europa nord-orientale e centro-orientale (Repubbliche Baltiche, Russia settentrionale, Svezia, Finlandia, ex Repubblica Democratica Tedesca, Polonia, Repubbliche Ceca e Slovacca) vengono probabilmente abbandonati del tutto tra la seconda metà di agosto e settembre. I luoghi di svernamento finora identificati si trovano a più a occidente e a latitudini più meridionali, collocandosi in Inghilterra, Belgio, Francia orientale e meridionale, Germania meridionale, Austria, Svizzera e Italia (principalmente nelle regioni del nord). In Lombardia sono stati documentate due ricatture di individui provenienti dalla Germania, 800 km di distanza. In Italia (Merano, Laguna di Venezia, Laguna di Grado) sono state rinvenute due femmine e un maschio di questa specie, inanellati, provenienti dalla Lettonia. Gli individui presenti in Italia nel periodo estivo sono nella maggior parte dei casi maschi (Fornasari et al., 1997; Fornasari et al., 1999; Spagnesi & Toso, 1999). Solo di recente è stata rilevata, in Lombardia, la presenza di femmine sicuramente riprodottesi in Lombardia (Martinoli et al., 2000).

 

In Italia la specie è segnalata in quasi tutte le regioni (Fornasari et al., 1997; Fornasari et al., 1999; Spagnesi & Toso, 1999).

 

Dall’analisi dei dati a disposizione fino al 2001 la distribuzione del Pipistrello di Nathusius sembra coincidere principalmente con le aree boscate delle prealpine della regione (Figura 8.12). I dati raccolti nell’ambito del presente progetto indicano tuttavia una sua maggiore diffusione nella parte planiziale, forse anche in relazione ai complessi movimenti migratori che caratterizzano la specie.

 

 

Figura 8.12. Distribuzione del Pipistrello di Nathusius (Pipistrellus nathusii) in Lombardia.

 

Il Pipistrello di Nathusius è specie inserita nell’allegato IV alla Direttiva Habitat (Dir. 92/43/CEE) “Specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa”. È inoltre inserita nell’Allegato II alla Convenzione di Bonn (resa esecutiva in Italia con la Legge 42/1983) che comprende le specie migratrici considerate in cattivo stato di conservazione, per la cui tutela le Parti contraenti s’impegnano a concludere accordi ai fini di conservazione e gestione. La specie è altresì inclusa nel cosiddetto Bat Agreement o Accordo sulla Conservazione dei Pipistrelli in Europa (ratificato in Italia con Legge 104/2005). È infine incluso nell’Allegato II “Specie particolarmente protette” della Convenzione di Berna (ratificata in Italia con Legge 503/1981). Secondo la Lista Rossa redatta dall’I.U.C.N. (2004) la specie è “a più basso rischio di estinzione” (LR). Invece secondo la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani, pubblicata dal WWF (Calvario & Sarrocco, 1997), la specie è da considerarsi "vulnerabile". Dai dati contenuti nei rapporti dell’anno 2003 e 2004 sullo status e gli andamenti dei Chirotteri nei Paesi aderenti al Bat Agreement (e altri Paesi non partner che partecipano tuttavia ai progetti) risulta che la specie sia considerata nella maggior parte dei paesi comune e ben distribuita, con uno status di conservazione ove esistano i dati per poterlo definire, abbastanza favorevole. Mancano tuttavia dati certi sulle tendenze in atto (www.eurobats.org). In Lombardia la specie è probabilmente da considerarsi “prossima a divenire minacciata”; il suo valore di priorità complessiva è pari a 9 (si veda il capitolo “Priorità di conservazione e aree di maggiore importanza” per maggiori spiegazioni).

Il Pipistrello di Nathusius risulta principalmente minacciata dalla alterazione degli habitat forestali, soprattutto planiziali e collinari. È probabile che un effetto negativo sulla conservazione delle specie derivi dall’abbattimento di un numero eccessivo di alberi cavi oltre che dal trattamento con sostanze tossiche delle parti in legno degli edifici (Mitchell-Jones et al., 1999).

Le misure di conservazione della specie coincidono essenzialmente con la conservazione e la gestione corretta del patrimonio forestale e, data l’alimentazione basata principalmente su Ditteri, degli ambienti acquatici. Poiché la specie utilizza a volte le apposite bat-box, la loro apposizione può favorire localmente la sua presenza e abbondanza. È inoltre importante nel caso di ristrutturazioni incentivare l’uso di sostanze e materiali non tossici (Mitchell-Jones et al., 1999; Entwistle et al., 2001; Prigioni et al., 2001).