L'educazione

Il generale stato di conservazione non favorevole dei Chirotteri europei, la frequente vicinanza con luomo, uniti ad una generale disinformazione sulla biologia ed ecologia del gruppo fanno si che efficaci misure di conservazione necessitino forzatamente di programmi di educazione e divulgazione da attuare sia a livello generale che a scala locale. Il coinvolgimento delle comunità locali, nei progetti di ricerca con forti connotazioni territoriali risulta spesso di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso. Per coinvolgimento si intende il rendere partecipi le collettività presenti sul territorio oggetto degli interventi attraverso la diffusione di informazioni inerenti il progetto in corso dopera.

 

Le azione di informazione e coinvolgimento delle realtà locali sono oggi ritenute di tale importanza che alcuni dei criteri che determinano la decisione di finanziare progetti di conservazione sono proprio legati alla presenza, nell'ambito del progetto stesso, di azioni ben strutturate finalizzate alla divulgazione del progetto stesso e delle tematiche di conservazione ad esso legate.

E facile comprendere come una miglior veicolazione delle informazioni, sia in termini quantitativi che qualitativi, possa consentire una auspicabile crescita culturale, in particolare per la conoscenza dei temi di tipo ambientale e naturalistico. Inoltre è generalmente riconosciuto che esiste una più elevata probabilità di reperire dati scientifici, grazie al supporto di persone interessate che vengono coinvolte direttamente o indirettamente nelle diverse fasi del lavoro. Il supporto da parte della popolazione residente nel territorio interessato da un progetto di ricerca, grazie alla miglior conoscenza delle realtà territoriali, può ridurre notevolmente le fasi preliminari volte, in questo tipo di operazioni, allacquisizione di informazioni sul territorio sul quale si andrà ad operare, che il più delle volte non è conosciuto dai ricercatori. In ultima analisi, con il coinvolgimento delle comunità locali viene agevolata la realizzazione degli interventi di gestione e conservazione delle specie sul territorio.

 

Diverse attività didattiche e divulgative sono state condotte nell'ambito di alcuni progetti Life-Natura svoltisi di recente in Lombardia. Ad esempio, nell'ambito di un Progetto Life-Natura realizzato dal Parco Regionale del Campo dei Fiori (www.parcocampodeifiori.it) sono state progettate e realizzate specifiche attività di educazione ambientale e di divulgazione, che hanno permesso di diffondere, attraverso il canale specifico delle scuole dellobbligo, informazioni sui temi affrontati nell'ambito del progetto. Il connubio pipistrelli-educazione ambientale può sembrare strano, ma in realtà i Chirotteri risultano essere, sotto laspetto didattico, una fonte notevole di spunti. Essi presentano un elevato numero di specie, sono gli unici Mammiferi veri volatori, emettono ultrasuoni, vanno in letargo, vivono e allevano i piccoli in colonie a volte di grandi dimensioni, presentano una notevole longevità e, in ultima analisi, sono frequentemente oggetto di mistificazione, e protagonisti involontari di false credenze riguardanti i loro comportamenti. Offrono quindi spunti di interpretazione interessanti anche a livello socio-culturale. Tali peculiarità consentono di affrontare argomenti quali la biodiversità, gli adattamenti di queste specie (ad esempio per quanto riguarda il volo o le capacità di orientamento), la predazione basata sullemissione di ultrasuoni e altro. Prendendo spunto da alcune delle singolari caratteristiche dei Chirotteri, a partire dal 1997 è stato reso operativo un progetto pilota di educazione ambientale specificatamente legato ai pipistrelli. Tale progetto, denominato PIPISTour, ha visto il coinvolgimento in forma gratuita soprattutto di classi appartenenti alle scuole dei Comuni del Parco Campo dei Fiori. Il coinvolgimento nelle attività didattico-educative degli studenti ha permesso, inoltre, di interessare anche un considerevole numero di adulti, durante una uscita serale allaperto dedicata allascolto delle emissioni sonore dei pipistrelli, attraverso l'impiego di un bat-detector collegato ad altoparlanti.

 

Altri esempi di educazione e divulgazione sviluppati nell'ambito di progetti Life-Natura riguardano la realizzazione di cartelloni divulgativi, volantini, siti internet e CD-Rom multimediali unitamente allorganizzazione di conferenze aperte al pubblico. Un esempio di volantino sui Chirotteri realizzato nell'ambito di un progetto eseguito nella Riserva Naturale del Sasso Malascarpa è scaricabile dal sito: www.faunaviva.it.

 

Come già accennato in precedenza anche lapposizione di rifugi artificiali permette di educare i cittadini alla conoscenza e convivenza con i pipistrelli. La presenza di alcuni rifugi posizionati in punti strategici consente di rendere visibile agli occhi dei cittadini alcune delle problematiche di conservazione relative ai Chirotteri. Lapposizione delle bat box può avvenire inoltre con il coinvolgimento delle scolaresche che, durante un percorso educativo sui Chirotteri, possono assemblare i rifugi forniti in un kit di montaggio. La realizzazione di pannelli esplicativi nelle aree di apposizione delle bat-box permette di fornire spiegazioni su quanto realizzato e sulle motivazioni che hanno portato a questa ed altre scelte operative. Una maggiore visibilità è sicuramente assicurata da bat box posizionate in ambiente urbano su edifici della pubblica amministrazione; in tale caso è opportuno che lapposizione avvenga con la presenza dei cittadini e che vengano fornite spiegazioni dettagliate su quanto si sta eseguendo.

 

Le uscite serali alla presenza dei cittadini, così come viene attuato nell'ambito delle Bat Night che si svolgono in contemporanea alla fine di agosto di ogni anno in diversi dei paesi europei che hanno aderito al Bat Agreement (www.eurobats.org) rappresentano uno dei modi per spiegare ai cittadini come si rilevano i pipistrelli, le motivazioni per le quali si attuano studi sui Chirotteri e le problematiche di conservazione che interessano il gruppo (Figura 7.28).


 

Figura 7.28. Uscita serale con la presenza di cittadini (foto di F. Farina)

 

Inoltre, è possibile formare dei volontari a partire dal coinvolgimento nelle attività di ricerca di studenti universitari (Figura 7.29 eFigura 7.30).

 

Figura 7.29. Attività di cattura svolte con studenti universitari (foto di P. Bonazzi).

 

Figura 7.30. Spiegazioni a studenti universitari relative all'estrazione di un pipistrello da una rete (foto di F. Farina).

 

La presenza di diverse specie animali in ambiente urbano porta sempre più di frequente a richieste di intervento dovute allinterazione delluomo con esse. In particolare tale richieste risultano più frequenti nel caso siano coinvolti animali poco conosciuti e quindi ritenuti erroneamente "pericolosi" quali, ad esempio, i pipistrelli. È evidente che le strategie di conservazione debbano includere anche la risoluzione di problemi legati alla convivenza uomo-fauna. Una corretta informazione, possibilmente fornita in tempi rapidi aiuta i cittadini a comprendere meglio lentità del problema da loro presentato e a volte alla risoluzione indolore sia per i Chirotteri sia per i cittadini (si veda a questo proposito la sezione relativa agli interventi negli edifici). Per cercare di risolvere alcuni dei problemi che si presentano a causa della convivenza con i pipistrelli, alcune province, gruppi di volontari, università e musei hanno organizzato gruppi di intervento composti da personale qualificato che opera e interviene sia nella risoluzione di varie problematiche sia fornendo all'interlocutore maggiori informazioni sulla biologia e sulla conservazione di questi animali (www.pipistrelli.org).

Le azioni che tali gruppi possono intraprendere ai fini di un'effettiva conservazione dei pipistrelli possono essere riassunte nelle seguenti tipologie di intervento:

 

 

Una volta contattati, gli esperti si dovrebbero occupare di effettuare un sopralluogo direttamente sul posto, al fine di analizzare il problema in prima persona, e per valutare insieme al richiedente le eventuali possibilità di intervento. In questa fase dovrebbe essere fornito allinteressato materiale divulgativo contenente brevi notizie e informazioni sulla biologia dei pipistrelli. Nelleventualità si venga in possesso di animali feriti (ad esempio catturati da animali domestici), o di piccoli caduti e ancora inabili al volo, gli interventi saranno indirizzati ad un recupero degli animali, al fine di accudirli sino al raggiungimento della loro completa autosufficienza che ne determinerà in ultimo la liberazione (Figura 7.31).

 

Figura 7.31. Giovane Pipistrello albolimbato, prossimo all'involo, nel momento del pasto.

 

Nonostante la presenza sul territorio di persone in grado di rispondere in modo corretto alle richieste dei cittadini e di intervenire in caso di occorrenza, spesso chi necessità di risolvere un problema legato alla presenza di Chirotteri non sa, dal punto di vista pratico, a chi rivolgersi. Sarebbe opportuno che gli enti e le persone preposti alla vigilanza e agli interventi sulla fauna, soprattutto a livello provinciale o di area protetta, avessero le capacità di offrire ai cittadini risposte veloci alle problematiche più semplici legate alla presenza dei Chirotteri e, alloccorrenza, potessero effettuare sopralluoghi per valutare leffettiva necessità di intervento da parte di specialisti.

 

In definitiva, azioni di educazione ed una corretta divulgazione consentono di rivedere le convinzioni e credenze normalmente legate ai Chirotteri. L'uomo è da sempre timoroso delle creature che "vivono" nella notte. Allo stesso tempo, la capacità di tanti animali di volare ha sempre destato meraviglia. Le specie che riuniscono in loro queste doti sono viste in molte culture come simbolo di male o di sfortuna. Accanto a rapaci notturni come gufi, civette e barbagianni, da secoli sono calunniati anche i pipistrelli, portatori di sventura o di malattie se non autentiche incarnazioni demoniache. In diversi paesi europei è diffusa la credenza che i pipistrelli si impiglino più o meno deliberatamente nei capelli delle persone, specialmente delle donne, provocandone di conseguenza una irrimediabile calvizie (se non addirittura la morte&). La specie più comune nell'Europa centrale, il pipistrello nano, in alcune regioni austriache è addirittura chiamata "strappacapelli". Allo stesso modo si crede che perdano i capelli anche i malcapitati che accidentalmente ricevano sulla testa feci o urina di pipistrello. Si tratta chiaramente di superstizioni prive di fondamento, come la presunta predilezione dei pipistrelli per il grasso di maiale posto ad affumicare nei camini o a stagionare nelle dispense e nelle cantine, che è alla base dell'antico nome tedesco di Speckmaus (topo dello speck). E' facile supporre che questa leggenda derivi dalla abitudine dei nostri Chirotteri di frequentare le cavità naturali e artificiali, ma non certo per scopi alimentari, dato che sono esclusivamente insettivori.

 

Tuttavia, il vescovo Alberto Magno nel XIII secolo riportava che i pipistrelli "amano il lardo così tanto da scavare gallerie nel fianco dei maiali vivi"! Questa storia era già riportata come curiosità dal naturalista svizzero Conrad Gesner alla metà del '500. Nella sua Historia animalium, uno dei primi trattati di zoologia scritti nel Rinascimento, l'autore descrive i Chirotteri come una via di mezzo "tra un uccello e un topo", affascinato dalla loro doppia natura di volatile e di mammifero ma consapevole della loro peculiarità: "esso può essere chiamato topo volante, benché non possa venire annoverato ne tra gli uccelli ne tra i topi, poiché partecipa di entrambe le forme". In effetti questi pelosi animali volanti, capaci di allattare i propri piccoli, avevano già stimolato la curiosità di autori più antichi: nel sesto secolo a.C., il favolista greco Esopo raccontava la storia del pipistrello e delle donnole, in cui il pipistrello protagonista sfugge alle insidie facendosi passare ora per topo, ora per uccello (di fronte a donnole dai gusti differenti); nella favola sulla guerra tra gli uccelli e i quadrupedi un pipistrello opportunista passa di volta in volta dalla parte del più forte, finché a guerra finita, ripudiato da entrambe le fazioni, è costretto al solitario esilio di creatura della notte.