Molti dei Chirotteri delle zone temperate compiono diversi tipi di movimenti, dai brevi spostamenti tra un rifugio e le aree di alimentazione, alle lunghe migrazioni tra rifugi occupati in stagioni diverse. Si pensa spesso alla migrazione come uno spostamento dettato dalla necessità di raggiungere aree più favorevoli dal punto di vista termico e trofico nella stagione più sfavorevole. Ciò che contraddistingue invece molti Chirotteri è che la migrazione avviene, non verso aree più calde dove gli insetti sono più abbondanti nel periodo invernale, ma verso aree dove le condizioni climatiche e trofiche obbligano comunque gli individui ad andare in ibernazione. Tra i Chirotteri europei sono ben noti gli spostamenti effettuati ad esempio dal genere Nyctalus, Miniopterus e Pipistrellus. Si tratta di spostamenti che possono arrivare ad oltre 1.500 km (Sluiter & van Heerdt 1966; Strelkov 1969). Anche specie con una morfologia alare ed una tecnica di volo apparentemente poco adatte alla migrazione sembrano compiere movimenti migratori regolari, ben più ampi di quanto previsto. Un esempio è dato dal genere Plecotus che, in Europa, arriva a compiere spostamenti di diverse decine di chilometri (Lehmann et al., 1992). Gli spostamenti da unarea allaltra aggiungono un altro aspetto alle misure di conservazione da intraprendere per la salvaguardia dei Chirotteri; infatti obbligano a una gestione del problema superiore alla scala locale e sottolineano l'importanza della conservazione non solo delle nursery, degli hibernacula e delle aree di caccia, ma anche di tutti quegli ambienti che vengono interessati dai flussi migratori che devono forzatamente fornire rifugi momentanei per gli individui in transito e risorse alimentari adeguate.
Se lo studio dei Chirotteri ha sicuramente subito un incremento nelle ultime decine di anni, sia per la quantità che per la qualità delle ricerche, gli studi risultano tuttavia ancora poco efficaci per la comprensione del fenomeno migratorio che interessa le specie europee. La Lombardia è sicuramente interessata da diversi tipi di movimenti sia su larga scala sia a livello locale; numerosi sono infatti i dati che confermano queste ipotesi.
La presenza di movimenti a scala regionale è provata innanzitutto dalle ricatture di individui di Vespertilio di Capaccinii Myotis capaccinii (specie di particolare interesse per la conservazione, inclusa nellallegato II alla Direttiva Habitat), inanellati in una nursery presente a Lierna (Lecco), presso tre differenti cavità, Grotta della Ferrera (Lecco), Buco del Piombo (Como) e Grotta dellAlabastro (Varese), rispettivamente a 5, 17 e 38 km dal sito della prima cattura (Figura 7.1). L'importanza di tali movimenti è ancora più marcata se si considera che la specie è considerata capace di effettuare unicamente brevi spostamenti attorno alla colonia riproduttiva. Di recente sono stati tuttavia accertati, in Bulgaria, movimenti fino a 100 km (Rodrigues et al., 2002).
Figura 7.1 Movimenti allinterno della regione di Myotis capaccinii.
Movimenti di più larga portata sono dimostrati invece dal rinvenimento nellarea del Campo dei Fiori (Varese) di due individui di Pipistrello di Nathusius Pipistrellus nathusii, specie notoriamente interessata da spostamenti a largo raggio, recanti ciascuno un anello apposto in Germania, ad oltre 800 km di distanza (Figura 7.2).
Figura 7.2. Movimenti migratori di Pipistrellus nathusii ricatturati in Provincia di Varese.
Ulteriori evidenze di movimenti che interessano la Lombardia provengono dalle numerose catture effettuate in corrispondenza di una stazione ornitologica operante su di un passo alpino nel parco dellAlto Garda Bresciano (Passo di Spino, Brescia, Figura 7.3).
Figura 7.3. Passo di Spino (foto di A. Galimberti).
I valichi sono da sempre zone di particolare interesse per coloro che si interessano di migrazione di uccelli e la presenza di Chirotteri catturati durante la notte nelle reti poste trasversalmente alla zona di passo non è un fenomeno raro. Presso la stazione ornitologica del Passo di Spino le catture di Chirotteri si concentrano soprattutto nel mese di agosto e interessano numerose specie quali la Nottola di Leisler Nyctalus leisleri, lOrecchione Plecotus sp., il Pipistrello di Nathusius Pipistrellus nathusii e il Serotino comune Eptesicus serotinus. E molto probabile che tale valico sia interessato da una qualche forma di movimento migratorio, soprattutto alla luce del fatto che le catture, da una notte con laltra, riguardano individui differenti, quindi probabilmente non presenti stabilmente nellarea.
La fenologia del Pipistrello di Nathusius nella regione è ancora molto poco definita. Le catture presso il Passo di Spino hanno riguardato sia maschi che femmine, mentre invece le catture effettuate presso una colonia mista (oltre a P. nathusii sono presenti anche P. kuhlii e P. pipistrellus) presente nelle intercapedini di un ponte della superstrada a Lecco hanno riguardato esclusivamente individui di sesso maschile (Figura 7.4).
Figura 7.4. Catture di Pipistrellus nathusii sotto un ponte della superstrada a Lecco. La rete è stata montata su di una intelaiatura posta alla sommità di un palo (Foto di F. Farina).
Nella regione, al momento, è nota una sola cattura di femmina di Pipistrello di Nathusius con evidenti segni di allattamento in corso, unica prova dellesistenza di nursery nella regione (Martinoli et al., 2000). La colonia presente nel ponte di Lecco sottolinea ancora una volta l'importanza di comprendere meglio i movimenti che interessano la Lombardia: gli individui sono infatti presenti nel roost tra aprile e ottobre, ma poco si sa sulla loro abbondanza nel corso di questi mesi o su quali possano essere i luoghi di svernamento.
La comprensione dei fenomeni migratori allo scopo di una migliore gestione delle risorse naturali e di migliori misure di conservazione è sicuramente uno degli aspetti da tenere presente, sottolineato anche dalle priorità di ricerca elencate dai paesi partner del Bat Agreement per il triennio 2003-2006.