(Lorenzo Fornasari & Elisabetta de Carli)
I Chirotteri sono un gruppo relativamente poco conosciuto e poco studiato, se non di recente, nonostante rappresentino circa un terzo delle specie di mammiferi terrestri presenti sul globo. A causa di questa limitata attenzione il declino che ha colpito quasi tutte le specie europee è stato scarsamente notato e documentato. Le conoscenze sui Chirotteri hanno subito di recente un grosso incremento, ma le esigue informazioni sulle dimensioni passate delle popolazioni e le difficoltà, ancora presenti, nella stima delle popolazioni attuali rendono spesso difficoltosa la quantificazione di tale declino. Nonostante ciò, si trovano spesso documentazioni di grosse colonie oggi scomparse e di specie rilevate frequentemente dai naturalisti del passato in luoghi dove attualmente non sembrano più essere presenti. L’effetto generale dei cambiamenti ambientali sulla biodiversità è ormai ampiamente documentato: la frammentazione, l’alterazione e la distruzione degli habitat naturali è in buona parte responsabile della rarefazione ed estinzione locale delle specie e di conseguenza della diminuzione della biodiversità. Si può affermare con relativa certezza che anche il decremento dei Chirotteri contribuisca alla generale diminuzione della biodiversità.
Il lungo elenco delle minacce che attualmente gravano sulle popolazioni di pipistrelli è per fortuna diventato di dominio comune anche se è difficile quantificare l’importanza relativa delle diversi tipi di minaccia. Senza dubbio le priorità cambiano a seconda delle specie e dei luoghi, ma è comunque importante che la conservazione sia efficace su larga scala. Ad esempio non ha senso proteggere le singole colonie se nel frattempo gli habitat di caccia vengono distrutti o alterati.
Idealmente nella conservazione della biodiversità tutte le specie dovrebbero avere la stessa importanza così come tutte le azioni volte alla loro salvaguardia. Tuttavia nelle realtà che caratterizzano i paesi come l’Italia (e la Lombardia in particolare), è necessario stabilire dei criteri di conservazione ed elencarne le priorità.
Scopo di questo lavoro è proprio quello di valutare e rendere note a quanti si occupano di conservazione e gestione tali priorità di conservazione.
Nel 2001 la Regione Lombardia, cosciente di tale necessità, ha elaborato attraverso il suo Gruppo Fauna un “Programma regionale per gli interventi di conservazione e gestione della fauna nelle Aree Protette” individuando le strategie per la pianificazione e la realizzazione degli interventi relativi alla fauna nelle Aree Protette (Fornasari & Villa, 2001). Tale programma contiene le informazioni sullo stato di conservazione delle singole specie di Vertebrati presenti in Lombardia, nonché le priorità e le strategie di conservazione e le specifiche tipologie di intervento da intraprendere per ciascuna specie.
Il presente volume prosegue, per quanto riguarda i Chirotteri, il lavoro iniziato dalla Regione, considerando non più solo le Aree Protette ma tutto il territorio regionale e integrando anche le conoscenze acquisite negli ultimi anni.
I dati sono stati raccolti ed analizzati da: Rossella Annoni, Luciano Bani, Paolo Bonazzi, Ilaria Cavenati, Francesca Dal Mas, Elisabetta de Carli, Felice Farina, Lorenzo Fornasari, Roberto Lazzari, Valentina Moroni, Massimo Sacchi.
Con la collaborazione di: Natasha Bellosi, Stefano Benini, Roberta Bernasconi, Anna Bonardi, Maria Cristina Borghetti, Lia Buvoli, Gianpiero Calvi, Mirco Cappelli, Giuliana Cavalli, Elena Comi, Valentina Cutri, Luca Della Torre, Massimo Favaron, Silvia Frigerio, Massimo Ghezzi, Costanza Giardino, Manuela Giovanetti, Elena Gori, Daniele Iannuzzo, Adriano Martinoli, Dario Massimino, Carlo Morelli, Pietro Nino, Federico Pianezza, Damiano Preatoni, Stefano Riva, Katia Spreafico, Jacopo Tonetti, Federica Tordato, Massimo Villa, Carlo Violani, Bruno Zava.
I disegni sono di: Elena Comi e Felice Farina.
Le fotografie sono state scattate da: Pierangelo Crucitti e Luca Cavalletti, Paolo Bonazzi, Alessandro de Carli, Elisabetta de Carli, Felice Farina, Massimo Favaron, Andrea Galimberti, Roberto Lazzari, Mauro Mucedda, Mosè Nodari, Andrea Persico, Bruno Zava oppure provengono dall’archivio fotografico dell’Associazione FaunaViva.