Introduzione

I Carabidi sono insetti appartenenti all’ordine dei Coleotteri, presenti in tutti gli ambienti terrestri e diffusi in tutto il mondo. Se ne conoscono oltre 20.000 specie e solo in Italia se ne annoverano più di milletrecento.

Come per gli altri volumi del presente lavoro, anche per i Carabidi la nomenclatura utilizzata è quella della Checklist della Fauna d'Italia; si tratta di una scelta precisa che tiene conto delle possibilità di uso applicativo del programma, che non si rivolge innanzitutto o esclusivamente a specialisti. Pur nella consapevolezza dei continui aggiornamenti nomenclaturali e faunistici cui i Carabidi sono soggetti, abbiamo inteso ricondurre a uno standard ufficiale e facilmente reperibile la denominazione dei taxa, ignorando aggiornamenti alla checklist.

Tuttavia abbiamo reso disponibile il testo "I Coleotteri Carabidi per la valutazione ambientale e la conservazione della biodiversità - Manuale Operativo", edito da APAT - Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, che riporta la nomenclatura più aggiornata (Clic qui per accedere al documento in formato PDF).

I Carabidi si possono trovare ovunque: nei boschi, nei prati, vicino all’acqua, nelle zone più aride, nei centri abitati, in montagna e in pianura. Sono cacciatori veloci e spietati, armati di mandibole acuminate che nulla hanno da invidiare alle “armi” di offesa dei più feroci predatori che hanno popolato la Terra. Conducono una vita prevalentemente notturna e la loro dieta è carnivora, anche se vi sono alcune eccezioni con abitudini diurne e diete fitofaghe (che si nutrono di vegetali).

Nessun Carabide è velenoso o adotta strategie pericolose per l’uomo, ma alcune specie hanno strumenti di difesa che possono arrecare qualche disturbo anche a intrusi molto più grandi di loro. Per esempio, le specie del genere Carabus possono spruzzare dalla cavità anale un liquido acido e corrosivo che colpisce immancabilmente gli occhi dei malintenzionati, provocando una temporanea cecità; altre specie del genere Brachynus emettono dalla cavità anale sostanze chimiche che provocano una piccola esplosione causata dalla miscela di acidi urticanti estremamente dannosi per insetti o piccoli animali, ma appena percettibili per l’uomo.

 

 

La taglia dei Carabidi è molto variabile: da meno di 1 mm a più di 8 cm. Il loro aspetto è piuttosto omogeneo, con colorazioni solitamente scure, ma spesso con vistosi riflessi metallici: si tratta di colori fisici di rifrazione, ossia creati dalle onde luminose riflesse dalle sfaccettature della cuticola. Per loro disgrazia, tuttavia, le livree colorate e sgargianti di queste specie li espongono alle attenzioni dei collezionisti di insetti!

L’abilità di questi insetti cacciatori, inoltre, li rende utilissimi all’agricoltura. Essi infatti sono accaniti ed efficienti divoratori di bruchi, larve, Gasteropodi, Artropodi e vari altri insetti nocivi di ogni genere.

Dato il loro numero elevato, la loro presenza in ogni tipo di ambiente, la facilità con cui possono essere osservati e censiti e la gran quantità di studi ad essi dedicati, infine, i Carabidi sono un gruppo ben conosciuto, che per tale motivo si presta ad essere utilizzato anche come valido indicatore sullo stato di salute dell’ambiente.