Trachemys scripta
Testuggine palustre americana
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Famiglia: Emydidae
Distribuzione in Lombardia: le prime segnalazioni di testuggini americane in Lombardia risalgono agli anni ‘70 del secolo scorso. Da allora la loro presenza è stata accertata in molte zone umide naturali ed artificiali, in conseguenza di ripetute liberazioni di esemplari tenuti in terrario, sia in aree planiziali che pedemontane, spesso nelle raccolte d’acqua urbane e periurbane.
Identificazione: le dimensioni massime che può raggiungere la specie variano da 20 a oltre 40 cm a seconda della sottospecie. Il carapace è ovale ed appiattito, di colore variabile da olivastro a marrone con disegni gialli variabili. Il piastrone è giallo e può mostrare dei disegni scuri di estensione variabile. Il colore della pelle varia da verde a marrone olivastro con strisce gialle. Alcune sottospecie presenti sul territorio sono identificabili per la presenza di una macchia post-oculare rossa (Trachemys scripta elegans) o gialla (T.s. scripta).
Specie simili: per l’aspetto e le abitudini acquatiche possono essere confuse con l’autoctona testuggine palustre europea (Emys orbicularis), che però non presenta grandi macchie dietro agli occhi né strie gialle sul collo né disegni sul carapace, ma una fine macchiettatura gialla diffusa.
Biologia ed ecologia: occupano la maggior parte degli ambienti d’acqua dolce, ma preferiscono acque tranquille con abbondanza di vegetazione e rive soleggiate; amano esporsi al sole. Sono onnivore ed in natura si nutrono di pesci, rane, girini, vermi, molluschi, insetti, larve, animali morti e piante acquatiche. Gli individui giovani sono prevalentemente carnivori, infatti occupano le acque più basse, dove abbondano gli insetti.
Stato di conservazione: la valutazione dello stato di conservazione non è applicabile (NA); si tratta infatti di specie introdotte in Italia e considerate “Specie Aliene Invasive” (o IAS – Invasive Alien Species). A causa dell’abbandono incontrollato degli animali nelle acque libere dei paesi di importazione, sono state inserite negli elenchi CITES e nei Paesi dell’Unione Europea sono proibiti la riproduzione, il trasporto, l’acquisto, la vendita, lo scambio, la detenzione e il rilascio in natura (Regolamento UE n. 1143/2014). Il Decreto Legislativo n. 230 del 15 dicembre 2017, ha stabilito che i detentori di uno o più esemplari di specie inclusi negli elenchi delle specie esotiche invasive era tenuto a farne denuncia al Ministero dell’Ambiente entro il 31 agosto 2019.
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